domenica 24 agosto 2008

Intervallo




Ci scusiamo per l'interruzione.
Il blog riprenderà il più presto possibile.

sabato 9 agosto 2008

Le facce dei T.U.P.D.V.

Ogni giorno riceviamo parole di apprezzamento, che ci stimolano ad ideare nuove sonorità. Eppure, non vi abbiamo fatto sentire ancora nulla! Come è possibile tutto questo? Proprio non riesco a capirlo. ( Ma neanche se mi sforzo... oddio, magari se mi sforzo un po', qualcosa tiro fuori.. vabbè, ora mi sforzo un pochetto e più tardi ve lo dico )
Per ripagare la fiducia che ci avete dato, ecco un breve slideshow con una base musicale ricavata dalle nostre lunghe sessioni di prova.
Buona visione e ascolto.




giovedì 7 agosto 2008

Barzelletta non riuscita

Due amici si incontrano.
Uno fa all'altro: "aspetta... cos'è che devo fare, scusa? Al limite devo dire, non fare".
L'altro risponde: "aspetta... cos'è che devo rispondere? Lui non mi ha chiesto niente... ce l'aveva con te!".
Con me?
"Sì, con te".
Ma... ma... io sono il narratore! I dialoghi dovete farli tra voi... mica potete ritorcermeli contro!
"E allora impara a fare delle premesse decenti, altrimenti ci confondi e basta".
Ma questo è assurdo! Una cosa del genere io davvero non l'avevo mai sentita...
"Vedi? Anche adesso hai sbagliato: questa cosa al limite non l'avevi mai letta, invece che sentita".
Oh... sapete che vi dico? Lasciamo perdere. Questa doveva essere una barzelletta, doveva far ridere, e invece avete rovinato tutto.
"Punti di vista. Secondo me hai rovinato tutto tu".
Vabbè sì... ciao!
"Ciao".

mercoledì 6 agosto 2008

L' angolo della Farneticazione: l'uomo indigesto

Eccomi qua è il Mentore che vi parla seduto e distante da voi in questo preciso instante, qua la massa degli adepti dei fans the u.p.d.v.p. mi impone di fare qualsiasi cosa, così vengo pressato per comporre, per scrivere su ruota libera su quelle argomentazioni dove altri non osare prosare, allora rispondo ai seguaci vi siete mai imbattuti nella narrativa pre-farneticante? Questa storia è tratta dagli incubi di un’uomo non qualunque, scritta riproducendo una punteggiatura aleatoria con il compito di non gratificare il lettore e portarlo al caos.........
..Le storie non iniziano mai con un lieto fine, la quotidianita è caratterizzata da tutti episodi che si accalcano giornalmente alla ricerca di dare un senso che non sappiamo dove vada a parare e mi ritrovo ogni giorno a colorare la mia vita, la ricorrenza è che vado in bianco, il mio ego si fortifica e il gingillo si sente trascurato, sa che per trovare le attenzioni bibliche quello che fa innescare la coopulazione occorre la collaborazione di cose che si fanno in due o in in più o in forma esponenziale tra individui, in altri giorni al bianco si aggiunge il nero come la notte che domina la mia giornata scarna di luce, l'instinto mi suggerisce di cercare una strada fatta di passi, piccoli corti ampi ma non è cosi, la dimensione non è tutta nella vita e allora rifletto sapendo che dalle piccole cose nascono sempre grandi cose, escogito un vademecum personale dove ogni giorno il mantra cambia perdo il filo della bussola interiore provocando il cambio delle stagioni e la mutazione degli orari fisiologici senza riuscire a trovare la fine dell'imbocco dal tunnel che ho intrapeso camminando mentre ero assopito dal sonno, solo con il risveglio passo a ricordare a me stesso sulle cose che ho lasciato, ai piaceri lasciati incustoditi ai doveri inespressi, quell'uomo sa di cosa sia capace la sua consapevolezza che lo induce a riconoscere di essere indigesto al mondo terreno e allora si alza sui pedali e si aggrappa alla vita che lo snobba e inizia a crearsi intorno a se una miriade di aspettative ma una dopo l'altra tradiscono la fiducia dell'uomo indigesto che saprà redimersi dai suoi sensi di colpa attraverso la percezione che mai nessuno potrà portagli via, sara' il suo tesoretto.........

martedì 5 agosto 2008

Vis comica

Sì, lo so che questo blog dovrebbe essere teatro esclusivamente di espressioni artistiche inedite ed originali dei The UnParaventoDiVimini.

Sì, lo so...

Ma proprio poco fa mi sono imbattuto in questo vecchio monologo comico di Woody Allen, e mi sono chiesto: "I The UnParaventoDiVimini raggiungeranno mai questa immensa vis comica?". La mia risposta non ha tardato ad arrivare: "No, mai".

Volevo rendervi partecipi di questa mia convinzione... e della simultanea ammirazione per quell'omino geniale.
Giudicate voi:

Questa è assolutamente da non credere. Abbattei un alce, un giorno. Andavo a caccia, su, verso il confine col Canada, e abbattei un alce. Lo lego al parafango, e via. Me ne torno a New York, sull'autostrada. Però non mi ero accorto che l'avevo colpito di striscio: l'alce era solo tramortito. Alle porte di New York comincia a riprendere conoscenza. Eccomi dunque a viaggiare con un alce vivo sul parafango, laddove c'è una legge nello Stato di New York che lo vieta espressamente - di viaggiare con un alce vivo sul parafango - il martedì, il giovedì e il sabato. Vengo preso dal panico.

Allora mi sovviene che un mio amico dà una festa in costume, quella sera. Prendo una decisione: vado e ci porto l'alce. L'imbuco e me ne lavo le mani. Detto e fatto. Arrivo e busso alla porta con l'alce appresso. Il padrone di casa ci accoglie sulla soglia. "Ciao", gli faccio, "ho portato anche mia moglie". Entriamo. L'alce socializza subito. Non se la cava mica male. Tanto più che un tale cerca, con una certa insistenza, di vendergli una polizza d'assicurazione.
A mezzanotte c'è la premiazione per i costumi più belli. Vincono il primo premio i coniugi Berkowitz, travestiti da alce. L'alce arriva secondo. Come monta su tutte le furie! Lui e i coniugi Berkowitz si prendono a cornate, li, in salotto. Si tramortiscono a vicenda.
Ecco, dico fra me, il momento opportuno. Acchiappo l'alce, lo lego al parafango e via - torno nei boschi. Senonché ho agguantato i coniugi Berkowitz. Ed eccomi a viaggiare con due ebrei sul parafango. Laddove vige una legge nello Stato di New York, per cui ciò è severamente vietato il martedì, il giovedì e soprattutto il sabato...
La mattina seguente, i coniugi Berkowitz si risvegliano nel bosco in costume da alce. Di li a poco il consorte viene abbattuto, imbalsamato ed esposto, come trofeo di caccia, al Circolo Atletico di New York. É da ridere, veramente, perché a quel club non sono ammessi gli ebrei.